Contributo AMVA e fideiussione

Hai deciso di dare una svolta alla parola crisi puntando sull’artigianato, su quegli antichi mestieri fin troppo spesso dimenticati ma che fanno parte della nostra tradizione e hanno reso importante il nostro Paese nel mondo.

Ma come fare? Niente panico, informati prima di tutto, c’è il contributo AMVA. Se sei un giovane volenteroso infatti questo contributo potrebbe rappresentare quella svolta tanto anelata e facilitarti l’entrata nel mondo del lavoro, potrebbe farti riscoprire il piacere di lavorare con le mani.

Fonte Pixabay
Il ventaglio di opportunità è ampio anche per le aziende che usufruendo di questi particolari contributi potrebbero essere interessate ad assumerti a lungo termine offrendoti un contratto d’apprendistato in bottega.

In altre parole i contributi AMVA rappresentano un incentivo a immettere nuova linfa nel mercato del lavoro creando quella dinamicità utile e necessaria sia per le giovani generazioni sia per le aziende. Ma cos’è nello specifico il contributo AMVA e cosa c’entra la fideiussione?

Un passo alla volta. AMVA è l’acronimo di "Apprendistato e mestieri a vocazione artigianale" è un Programma di sviluppo occupazionale sostenuto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, realizzato da Italia Lavoro, con il contributo dei PON del Fondo Sociale europeo 2007-2013 “Azioni di sistema” e “Governance e azioni di sistema”. 

Il programma è operativo su tutto il territorio nazionale e mira a coinvolgere giovani svantaggiati alla ricerca di lavoro e aziende artigiane che contribuiscono a mantenere alta la qualità del “made in Italy” nonostante il clima economico instabile. Le concessioni dei contributi AMVA sono comprese in diversi ambiti di intervento previsti dal Programma:

Intervento per la promozione del contratto di apprendistato - In questo caso le aziende che assumeranno a contratto giovani apprendisti tra i 15 e i 29 anni per almeno due anni potranno usufruire di un contributo a fondo perduto pari a:
  •  5.500 euro per ogni giovane dai quindici anni ai venticinque anni, assunto con contratto di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale (in tutti i settori di attività);
  • 4.700 euro per ogni giovane tra i diciassette e i ventinove anni, impiegato con contratto di apprendistato professionalizzante o di mestiere (in tutti i settori di attività). 
Intervento per formare i giovani in bottega - Ai giovani viene data l’occasione di avvicinarsi al mestiere con un tirocinio di circa sei mesi all’interno dell’azienda. Per questa attività sono previsti i seguenti incentivi:
  • 2.500 euro mensili per ogni bottega di mestiere in cui 30 disoccupati svolgono un tirocinio semestrale per la formazione on the job.
  • 500 euro mensili per 3.300 giovani impegnati a fare pratica nelle botteghe che beneficeranno di un periodo di formazione.
Intervento per la realizzazione di un’impresa continua - Quest’area di attività prevista dal Programma AMVA ha l’ambizioso obiettivo favorire il ricambio generazionale e creare una nuova forma di imprenditoria per il trasferimento d’azienda da imprenditori con un’età superiore ai 55 anni ai giovani di età compresa tra i 18 ed i 35. I contributi necessari in questo caso sono:
  • 5.000 euro per trasferimenti di azienda compresi tra 10 mila e 29999,99 euro.
  • 10.000 euro per trasferimenti di azienda pari o superiori a 30 mila euro. 
E la fideiussione? La fideiussione assicurativa o bancaria viene contratta dall’impresa a garanzia dei contributi concessi nell’ambito del Programma AMVA e viene emessa a a favore di Italia Lavoro S.p.A. per l’intero ammontare del incentivo richiesto.

La fideiussione deve pervenire all’azienda interessata entro sessanta giorni dalla pubblicazione di un apposito elenco che attesti l’effettivo ottenimento del contributo a beneficio dell’azienda aggiudicataria. Italia Lavoro procederà entro 120 giorni, dopo un’attenta analisi del contratto fideiussorio, all’erogazione del contributo in un'unica soluzione.

La fideiussione è fondamentale per ottenere il versamento. Il mancato invio del contratto comporta infatti la decadenza del contributo. Vediamo ora la documentazione richiesta da affiancare alla fideiussione:
  • Documento d’identità e codice fiscale del lavoratore.
  • Modello Unico con ricevuta di invio telematico, oppure con copia della delega bancaria con timbro della banca relativo al pagamento delle imposte.
  • Modello Unilav.
  • Certificato Camerale aggiornato.
  • Per le società non tenute al deposito del bilancio, bilancio interno firmato dal legale rappresentante.
  • Bilancio Provvisorio.
  • Atto Costitutivo e Statuto.
  • Bilancio ufficiale.
  • Graduatoria di Ammissione al contributo

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